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mercoledì 23 settembre 2015

In cerca di tranquillità

Circa due anni fa, ho avuto dei problemi di salute per i quali ho dovuto trascorrere alcuni mesi ricoverato in ospedale, a Pavia, ed in una struttura specialistica in Valtellina. 
In quel periodo, non potevo occuparmi delle questioni quotidiane che ogni persona abitualmente svolge per portare avanti la propria vita, così ho dovuto ricorrere ad un amministratore di sostegno che avevo autorizzato, durante la mia assenza, ad accedere al mio conto corrente per pagare l'affitto e le spese del piccolo appartamento che mi è stato dato in locazione dal Comune di Pavia, già da alcuni anni.
Ho una piccola pensione sociale con la quale provvedo alle mie umili necessità e talvolta l'unico "lusso" che mi permetto è quello di aiutare delle persone in condizioni peggiori delle mie, ospitando qualche povero per qualche giorno, oppure dividendo con chi ha fame il mio pasto.
A Pavia mi conoscono tutti, dai bambini, ai vecchi, dai preti ai barboni, dai sinti, agli artisti, dai vigili urbani agli studenti universitari. Potete chiedere a tutti e vi diranno che sono in piazza Vittoria a prendermi un caffé, o dalle parti della pellicceria Annabella a parlare con qualcuno, o a scrivere una poesia sul marciapiede.
Ho passato una vita in mezzo alla strada, ho fatto quello che ho potuto per portare un sorriso tra la gente, per avere comprensione e compassione per il mio prossimo, convinto che anche gli altri mi avrebbero compreso e rispettato per le mie scelte e la mia sincerità.
Improvvisamente, mi ritrovo a non poter disporre liberamente dei miei soldi, per le istituzioni sono solo un vecchio rimbambito che non è in grado di badare a se stesso, mi è stata riconosciuta un'invalidità a causa delle mie precarie condizioni di salute, ma mi è stato rifiutato l'accompagnamento perché io non ho problemi tali che mi impediscano di muovermi, di essere indipendente in certe situazioni, di scrivere, di pensare e di continuare a condurre una vita autonoma. 
La mia mano è ferma, il mio pensiero è lucido, perché devo rendere conto a qualcuno di come spendo i miei pochi soldi?
Ho 86 anni, sono solo, ma non sono un infermo, me la so cavare bene, nemmeno ai miei genitori dovevo spiegare cosa facevo con ciò che avevo, perché non mi si restituisce la mia dignità?
Da qualche anno ho ereditato dei terreni in Calabria, che vorrei vendere per avere a disposizione delle risorse per poter aiutare chi soffre e auto-pubblicare i miei libri di poesie.
Probabilmente, dovrò rivolgermi ad un avvocato per tutelare i miei interessi perché sto subendo degli abusi che m'impediscono di autogestirmi la vita.
E' mai possibile che un uomo della mia età, anziché stare tranquillo e godersi quel che gli resta da vivere, debba ritrovarsi in questa situazione?
Come posso trovare la concentrazione per portare avanti i miei progetti artistici e continuare a scrivere?
Sono molto arrabbiato, ho molte cose da dire e da fare, ma non mi arrendo.
Ringrazio coloro che mi aiutano e mi sostengono e che continueranno a farlo. A. B.

Ritratto espressionista del re dei barboni realizzato nel 2015 dall'artista belga Guy De Jong


mercoledì 16 settembre 2015

Tante spine ho raccolto

Transfugo
il sentimento del tempo
non sa resistere
alle vie del bello
alle sorprese.
Impagata l'ora
lungo il cammino
offre
visioni positive.
Rinnovarsi vuol dire
cercare
un sorriso nuovo
al di là
di lacerazioni e ferite.
Il sole splende ancora.

Sospirati interrogativi
si raggomitolano
al fondo dell'essere.
Allontana il nuovo
il rancore.

Fervidi interessi
come semplici ali
di chiarezza
danno lustro
alla morte.
Scivolano i timori.
Le incertezze
confinate altrove
hanno le loro luci
nonostante le asperità.

Armando Bruzzesi

4 settembre 2015, a casa, davanti ad un piatto di riso

Ho intrapreso un lungo viaggio, senza neppure sapere che sarei arrivato tanto lontano; a volte mi chiudo nella mia solitudine perché col tempo s'impara a capire che tutte le persone hanno già mille cose da fare e non hanno la pazienza d'ascoltare le disavventure di un vecchio.
Vorrei ripercorrere il mio cammino a ritroso e fermarmi laddove ho sbagliato perché mi è capitato di ferire i miei cari, spinto dal desiderio di amare e bruciare la vita come una foresta in fiamme.
Ogni situazione è importante, ma quando si è presi dal vortice delle passioni non ci si può controllare, quello che un giorno ci sembrava un successo può trasformarsi in una croce da portare con indifferenza e responsabilità, per tutto il percorso che ci rimane ancora da fare.
Nonostante tutto, non ci si può fermare, bisogna sempre rinnovare i nostri interessi e pensare a nuovi progetti; è necessario aprire nuovi spiragli dove allungare lo sguardo nello speranza di incontrare altri occhi che ci possano vedere e guardare con dolcezza ed un po' di comprensione.
Non voglio essere crudele con me stesso per gli errori che ho commesso o le parole sbagliate che ho pronunciato; fa tutto parte del nostro essere e lo dobbiamo accettare senza rimpianti, senza rancori.
Conserviamo la capacità di sorprenderci, anche per le cose più piccole della natura, e inaspettatamente potremo riconoscere la bellezza di ogni nuovo sorgere del sole che continua ad illuminare e a scaldare il nostro cuore.



mercoledì 19 agosto 2015

Mi muovo indugiando


L'andare mio s'è fatto lungo
dentro rive immobili
che non vedrò mai più.
Lontana è ormai la fonte chiara
l'ebbrezza del torrente
passata giovinezza.
Ansimando tra sponde
distanti ecco di nuovo indugiando
ho un presagio della foce.

La sento vicina ed ostile
pur sapendola aperta
alla nuova esperienza.

Armando Bruzzesi

Un uomo seduto ripensa al suo passato
Artista: Guy De Jong


mercoledì 14 gennaio 2015

Aspetti di un mondo


Vola pensiero senza guardarti
attorno
tanto tutto è un'andata senza
ritorno!
A.B.

Incontrarsi e non vedersi - Guy De Jong


lunedì 5 gennaio 2015

Il proposito del giorno

72 

Il mio impegno per oggi è coltivare la fiducia negli altri e condividere i miei sogni.

A. B.

Sogno in una nuvola Guy De Jong

martedì 2 dicembre 2014

Fingere


71

Meglio fingersi analfabeti che leggere negli occhi di chi ti tradisce.

A.B.

Custodire il proprio amore - Guy De Jong

domenica 2 novembre 2014

Il potere del pensiero

70

Molti sono i tormenti che mi perseguitano. Possono torturarmi, ma mai soggiogarmi perché è a te che penso e non a loro.
A. B.

Mon amour di Guy De Jong

martedì 14 ottobre 2014

Vivere le emozioni


69

Non è necessario cercare una spiegazione alle emozioni, vivendole intensamente, senza farsi travolgere, entriamo in contatto col divino.
A. B.

I colori delle emozioni - Guy De Jong

venerdì 25 luglio 2014

Nutrire i propri sogni

68

Chi crede in se stesso può raggiungere qualsiasi cosa. I sogni devono essere alimentati dalla determinazione e dall'impegno quotidiano.

Buone vacanze a tutti

martedì 15 luglio 2014

Intelligenza

67

L'apprendere delle cose non insegna l'intelligenza

Faccia spigolosa - Guy De Jong

mercoledì 9 luglio 2014

E' tornato il sole


E' tornato il sole...
Sbrina dal frigorifero
della mente
pensieri al buio.
Sorridi
dalle vette dei monti
ed io ammaestro il
tempo.
L'inquietudine al bene
mi suggerisce immagini.
Gli occhi
riposano sulle alture
dicono grazie.
Riconoscersi
nelle tentazioni
è governo in desiderio.

Ora so... ora vedo.
La spugna è passata
su scorie antiche
e la giovinezza
ha ridato corpo
ai sensi di pace.

Armando

Faccia gialla - Guy De Jong

Questa mia poesia vuole essere di sprono a tutti coloro che hanno attraversato momenti difficili a riprendere in mano le loro vite, i loro sogni, i loro progetti per lasciarsi alle spalle tutto ciò che è negativo ed agire positivamente perseguendo le cose importanti per l'anima ed i rapporti tra le persone.
Anche se si è sbagliato strada, si è sempre in tempo per riconoscere il giusto cammino, isolarsi nella natura può essere di conforto, ma bisogna anche riconoscere i propri errori, le proprie dipendenze da abitudini dannose, o da istinti che possono portarci a perdere la stima ed il controllo su noi stessi.
Siamo giovani a qualsiasi età, se vogliamo veramente cambiare quello che riteniamo sbagliato e migliorare il nostro spirito.
Non dobbiamo mai arrenderci, perché chi si ferma è già defunto e non può più agire in nessun modo. Spesso, si inizia ad invecchiare quando non si hanno più mete da raggiungere, quando non si riesce più a distinguere la bellezza in quello che ci circonda, quando non si prova più piacere per le piccole cose di ogni giorno, quando non si sorride più.
Non lasciamoci sconfiggere dallo sconforto della tempesta perché tutto passa, basta saper aspettare e il sole torna per scaldarci il viso ed il cuore.
Pubblico questa poesia in questo momento anche per essere di conforto a tutti coloro che vivono in campagna, lavorano la terra e sono in balia degli umori del tempo.
Lunedì scorso qui nel pavese c'è stata una brutta tromba d'aria, vento, pioggia e grandine hanno colpito una vasta zona mettendo a rischio le fatiche di coloro che coltivano il riso, l'uva ed altri prodotti naturali, il mio pensiero va a tutte queste persone, nella speranza che il sole ritrovato possa esservi di conforto e d'aiuto per riprendere le vostre attività.
Mi è sembrato bello accostare le mie parole all'arte del caro amico Guy De Jong, un uomo che apprezzo molto per la sua forza d'animo e per la sua coerenza etica, oltre che per il suo percorso professionale.
La vera ricchezza è nella terra e nel cuore degli uomini giusti. Armando Bruzzesi

lunedì 7 luglio 2014

Cose da dire alla fidanzata

Donna, equilibrio di linee in bianco e nero - Guy De Jong

66

 Tu sei una poesia, tu sei una sorta di ballata: 
dolce, semplice, gaia, commovente che la natura canta.


Da tempo, ho iniziato a raccogliere i miei pensieri, consigli e considerazioni su vari argomenti in forma di aforismi, massime personali e frasi che assomiglino a dei motti.
Le parole di oggi, ve le dono con piacere, in modo che possiate farne buon uso, in momenti gradevoli da passare con la vostra ragazza, o con la vostra tenera compagna.
Venerdì scorso sono stato nuovamente ricoverato all'Ospedale San Matteo di Pavia per effettuare degli esami che verifichino il mio stato di salute, in quanto i problemi che ho avuto lo scorso anno vanno tenuti sotto controllo.
Io mi sento bene, la stanchezza generale è un po' aumentata, ma non posso troppo lamentarmi, ad ogni modo, spero di tornare presto a casa.




lunedì 30 giugno 2014

Piccole cose

65

Imparando a gestire le piccole cose possiamo vivere con serenità e fiducia in noi stessi.
Armando

27 giugno 2014

Più passa il tempo, più ci accorgiamo che diventa difficile compiere le grandi imprese che ci proponevamo di compiere in gioventù; a volte  diventa perfino ridicolo cercare di porci obiettivi fuori dalla nostra portata, ma questo non vuol dire che bisogna rinunciare a sognare.
Comprendere l'importanza di vivere la quotidianità in ogni gesto, pur nella sua ripetitività, ci aiuta ad affrontare le solite cose con coraggio, senza pensare di dover fuggire ad ogni costo dal nostro piccolo mondo, solo perché non ci porta a risultati eclatanti.
Ognuno di noi è un essere unico e speciale, raggiungere questa coscienza è utile per imparare a gestire meglio il rapporto con se stessi e con gli altri.
Consiglio a tutti coloro che vogliono raggiungere una maggior fiducia in se stessi di esercitarsi a cercare di padroneggiare le piccole cose. Intanto, niente è davvero così semplice da risultare banale, anche un'azione normale come camminare può sembrare una cosa facile, ma provate a farlo in condizioni di salute precaria e vi accorgerete che non è così. Riuscire a compiere azioni non impegnative, o saper gestire situazioni semplici può esserci di grande aiuto nel vederci raggiungere degli obiettivi conseguibili ed al tempo stesso darci la soddisfazione d'apprezzare ciò che siamo in grado di fare, in modo da poter aumentare la nostra autostima, per poter conseguire poi, traguardi più ambiziosi.

mercoledì 18 giugno 2014

Non mi lasciate solo


64

E quando verrà il giorno dell'ultima speranza, non mi lasciare solo a dire “addio” alla vita.

A. B.





mercoledì 4 giugno 2014

Pace e Perdono

63

Perdonare è necessario alla pace interiore, ma non significa dimenticare.

Peace Now Everywhere
Manuela e Armando




lunedì 2 giugno 2014

Chi ha fatto la festa alla Repubblica italiana?


LADRI CI AVETE RUBATO LA PATERNITA' DEL
SOGNO E L'IDEALE


Voci in ascolto non sono
per le vie
tutti hanno il loro daffare
hanno indossato grisaglie di seta
collocando per terra
rami ricchi di niente.
Sorride il sole dalle alture
i signori delle mafie
e di varie massonerie
continuano a costruire
con suoni suadenti
steccati di bene.
L'oggettiva ricerca
è monca sul nascere
l'ideale come spento
è fuggito via.
Il sogno d'un mondo nuovo
è mortificato
negli aneliti dei ricchi di sempre.
Pancioni astuti
con occhi al naturale
dietro artificiosi occhiali
continuano a mostrare
sicuri percorsi
e con voce monotona
elaborano
inesistenti miraggi.

Armando Bruzzesi, re dei barboni


venerdì 30 maggio 2014

Riordinare la propria vita

62

Per mettere ordine nella propria esistenza, occorre anche il tempo necessario per farlo.

A Pavia, davanti la Rolls Royce dell'artista Xante Battaglia, 17.06.2007

Nella vita ci sono tanti momenti belli e tanti momenti difficili, tanti alti e tanti bassi, non bisogna mai scoraggiarsi, anche se ci si sente spesso un po' fuori posto.
La mia vita è stata particolarmente disordinata, ma fortunatamente è anche abbastanza lunga, così che sto riuscendo a sistemare le cose a cui più tengo, i  miei pensieri e le mie poesie. Ho anche delle questioni personali da chiarire con mio figlio, spero di riuscire a farlo prima che sia troppo tardi.

Il contatore del gas mi era stato chiuso nell'inverno del 2009 quando non riuscivo a pagare le bollette. Anche per questo spero di raccogliere qualche soldo con i miei libri di poesia, ma questa forma d'espressione  sta attraversando un periodo molto difficile e da parecchio tempo non riesco più a vendere niente.




mercoledì 28 maggio 2014

Crescere

61

Per crescere occorre continuare ad imparare, siamo sempre tutti nella condizione di essere degli allievi.

Armando, re dei barboni


lunedì 26 maggio 2014

Morte

La morte  nella simbologia della vita
è come la fine del giorno
come un sipario che cala.

Non solo distacco ma soprattutto
passaggio ad una vita superiore
continuazione di un amore
iniziato e senza fine.
La creazione.

Armando Bruzzesi

Il re dei barboni negli anni 1980 fotografato in Bovisa, Milano, davanti alla ex Sirio da WDM_photo

sabato 24 maggio 2014