Con la libertà ha costruito tutta la sua vita, senza obblighi, regole, tempo. Senza legami, senza catene. Si fa chiamare "Armando re dei barboni", ma all'anagrafe fa Armando Bruzzesi, di professione poeta di strada. Si definisce così, in versi, naturalmente.
Armando
Gira
da
solo
per
le strade.
Offre
per
una lira
sogni
e speranze
a
tutti.
Gira
continuamente
il
vecchio e malmesso
ubriaco.
Ma
alla
sua porta
puoi
bussare
di
sicuro ti parlerà.
(da Libertà e Amore di A.B.)
E' nato il 17 giugno del 1929 in provincia di Catanzaro e ha iniziato a scrivere poesie nel 1979. All'inizio scriveva i suoi versi sui marciapiedi, con i gessetti colorati. In tante città d'Italia lo ricordano ed ha ricevuto centinaia di lettere dagli angoli del Paese. In questo periodo è a Como, ospite dell'Ozanam, ma nessuno può dire per quanto ancora si fermerà in riva al lago, perché la libertà fa parte di lui.
Ha scritto in questi anni centinaia di poesie, non tristi e cupe come ci si potrebbe aspettare da una persona costretta a fare i conti tutti i giorni con un pasto caldo, un luogo dove passare la notte, con il freddo pungente e con il caldo torrido. Dai suoi versi traspaiono la voglia di vivere, l'attenzione per le piccole cose, la speranza, il misticismo. Non mancano riflessioni sulla solitudine, sulla prigione, sulla droga, sulla morte. Quello di Armando è un universo tutto da scoprire.
Ha pubblicato "Libertà e Amore", "Sogno e Preghiera" e "Fiori d'autunno" ( Nota di WDM: "Fiori d'autunno" è stato stampato su ordinazione dal Professor Angelo Palma di Como in 500 copie e conteneva delle anticipazioni di "Fiori e Pensieri"), ma sta per uscire una pubblicazione dal titolo, ancora provvisorio, "Fiori e Pensieri".
Gisella Rocoroni 2002
Articolo apparso sulla stampa locale di Como nel 2002
Armando
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