giovedì 22 maggio 2014

L'uomo sullo scranno

Non pago ma libero
m'associo a tutte le voci
dell'infausto momento
storico.
Negli italici petti
sembrano spente
le solidarietà.

Come narcisi ripiegati
dalla pioggia
soffrono le alchimie vagabonde
di cerebrali interessi.

Nelle rive salde
del potere
i cafoni brindano a certezze
seduti su scranni antichi.

Episodi ripetuti
da basso impero
mostrano insazietà.

A. B.

L'homme  bâton de chaise - Guy De Jong

Ormai s'è creata una dicotomia troppo grande tra la vita dei politicanti e la realtà vissuta dai "cittadini" italiani che, spesso, non vengono neppure riconosciuti come tali. 
Agli occhi di chi gestisce il potere, le persone umili distanti dal bel mondo del parlamento, del senato, ma di praticamente tutte le istituzioni statali, vengono viste come dei semplici spettatori che con il loro voto, non importa a chi vada, conferiscono credibilità e consenso ad un sistema oligarchico che astutamente si spaccia per democrazia.
E' fondamentale che la solidarietà segua un certo ordine e che si manifesti in chi più ha verso chi è meno fortunato ed ha meno risorse economiche. Chi ha maggiori responsabilità, potere e disponibilità finanziarie deve ricordarsi che ciò che ha ottenuto in più per se stesso lo ha sottratto a persone semplici, spesso ingenue, che si sono lasciate intrappolare in una condizione d'ignoranza e povertà per fare in modo che una classe di gente senza scrupoli potesse fruire di privilegi e ricchezze a scapito dei propri simili.
Più passa il tempo più assistiamo ad un consolidamento di una classe di arroganti parolai che manovrano soltanto per gettare fumo negli occhi a chi ormai sta perdendo ogni fiducia e speranza in una società che possa diventare più equa e più giusta.
Uomini sugli scranni, placate la vostra ingordigia, questo sistema che vi ha permesso per troppi anni di fare ciò che avete voluto non può più esistere. Tutto deve cambiare ed essere rimesso in discussione, quando una parte di un organismo è marcia, va totalmente eliminata.
Per salvare la società civile, le famiglie e le persone oneste che vorrebbero avere un futuro decente, non si tratta più d'andare al voto e sostituire certe persone disoneste con altre che lo diventeranno a breve; la società va setacciata e rifondata totalmente selezionando dei cittadini che desiderino vivere secondo delle regole che tutelino il benessere della comunità e l'uguaglianza degli individui.

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